Bonus verde 2019 – Come accedere a questa detrazione

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Per tutto l’anno il Bonus Verde 2019 sarà disponibile per sistemare le aree verdi della casa

Il bonus verde 2019 rimane – se sei un amante del giardino e del verde in casa stai tranquillo!

La legge di bilancio 2019 ha cambiato tante cose, ma per le ristrutturazioni i bonus fiscali sono quasi uguali. Ho già parlato del Bonus Mobili, dell’Eco Bonus e degli altri bonus, in questi articoli, loro sono stati toccato un po’.

Ma il Bonus verde 2019, è stato prorogato di 1 anno (rimane identico al 2018).

Bonus Verde 2019 – la sostanza della detrazione

Vediamo nello specifico quali vantaggi potrai avere.

Potrai quindi continuare a sfruttare la detrazione del 36% dall’Irpef sulle spese sostenute.

Si applica al il risanamento (ristrutturazione, ripristino di aree preesistenti) o costruzione di aree verdi ex novo private di edifici esistenti.

Comprese recinzioni, impianti di irrigazione e rinnovamento dei pozzi.

L’agevolazione sarà valida anche per giardini pensili, balconi, cortili e giardini tradizionali.

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Il tetto massimo della spesa per il bonus verde 2019 – a cui può essere applicata la detrazione – è 5.000 euro (dove il 36% rappresenta 1.800 euro risparmiati).

Questo vuol dire che puoi anche spendere molto di più, ma la cifra considerata sarà sempre 5.000 €. Se spendi di meno ovviamente sarà considerato l’importo esatto che hai sborsato.


Bonus verde 2019 – come funziona

Il bonus verde 2019 ti interessa se nel contesto di una ristrutturazione, sosterrai delle spese per la sistemazione del verde.

Verde in ogni sua declinazione, anche del verde “urbano” o del verde “storico”. Sono terminologie un po’ vaghe che non mi appartengono. Il concetto infatti rimane semplice: tutto quello che è verde, dal balcone al giardino.

La percentuale di detrazione è sempre del 36% per il bonus verde 2019.

Mettiamo che tu spenda il massimo, 5.000 €. Il 36% di questi, ossia 1.800 €, diventano per te uno sconto fiscale sull’IRPEF (da detrarre dalla dichiarazione dei redditi).

Questi 1800 euro sarà divisi in 10 quote annuali (uguali tra loro), che saranno la tua detrazione dall’IRPEF (ovviamente sono detrazioni cumulabili).

Bonus verde 2019 – curiosità, piante ed alberi secolari

Per non dare false speranze meglio chiarire.

Non rientra la manutenzione ordinaria annuale di giardini ed aree verdi, mentre sono compresi tutti gli “interventi mirati al mantenimenti del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”.

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Quindi la manutenzione per quanto riguarda aree verdi preesistenti, se parliamo solo di cura delle piante e giardinaggio, non parliamo di bonus verde 2019.

Un’eccezione sono gli alberi secolari e le piante di pregio sono tutelati dalla legge 10/2013 e la loro conservazione è legata alla tutela del territorio.

In generale le piante in vaso sono escluse dal bonus verde 2019, ma in alcuni casi possono rientrare.

La detrazione del 36% è concessa se l’acquisto rientra in un intervento ripristino del verde di un intero giardino.

Purtroppo i semplici vasi da balcone non hanno diritto al bonus verde 2019.

Ma se parliamo invece di piante destinate ad esempio ad un giardino pensile, a realizzare fioriere, ad allestire a verde permanente balconi e terrazzi.

Bonus verde 2019 – Cosa fare per ottenerlo

Le regole sono le stesse (ne ho parlato qui), ma le riassumerò molto brevemente.

Per godere del bonus verde 2019, una delle detrazioni fiscali ristrutturazione,
è OBBLIGATORIO che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche online).

Per essere valido ci devono essere:

  • causale del versamento, con riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
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Le spese che non è possibile pagare con bonifico possono essere pagate con altre modalità (per esempio, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo).

A volta basta questo, ma a volte no. Anche se si tratta del Bonus verde 2019, voglio darti il quadro completo della documentazione.

Per esperienza ti dico, è meglio che sia tu che il tuo architetto o ingegnere abbiate a mente quello che ti sto per dire.

Prima di tutto dovrai assicurarti di avere:

  1. la domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito, o se c’è un adeguamento);
  2. ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta;
  3. delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
  4. dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori,
  5. concessioni o autorizzazioni quando previste, oppure se la normativa non richiede nessun permesso, basterà una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

Per il Bonus Verde 2019 questo potrebbe sembrare ridondante, ma se vuoi davvero usufruire dell’agevolazione fiscale è meglio avere TUTTE le carte in regola.

Soprattutto se lo vuoi richiedere nel contesto di una ristrutturazione più ampia ricordati che con la richiesta per il bonus verde 2019 andranno anche tenuti in ordine questi documenti (come afferma l’agenzia delle entrate):

→ Comunicazione all’azienda sanitaria locale

Sembra un po’ altisonante… ma ci sono alcuni casi previsti dalla legge, in cui è obbligatoria. Basta inviare una comunicazione preventiva all’Asl che contenga:

  • generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi,
  • natura dell’intervento da realizzare,
  • dati identificativi dell’impresa che ha eseguito i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione,
  • data di inizio dell’intervento di recupero.

Spesso non è necessaria, qui dovrai sentire il responsabile dei lavori per sapere con certezza.

→ Dichiarazione dei redditi in regola!

Questa è importante soprattutto in caso di dubbi o di verifiche, con una dichiarazione dei redditi ben fatta, non avrai problemi per le detrazioni fiscali ristrutturazione.

È sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.

E se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Sono quasi sicuro che per il Bonus verde 2019, nessuno sia stato così completo in fatto di documentazione.

Ormai sono anni che faccio questo mestiere ed ho ben presente che bisogna prepararsi al meglio.

Questo è tutto quello che avevo da dirti sul Bonus Verde 2019…

ma sei sicuro di saperne abbastanza sulle detrazioni fiscali per la ristrutturazione?

Le cose sono cambiate, per non avere brutte sorprese ho pensato di realizzare un quiz!

Ci vorranno solo 4 minuti e saprai il tuo livello di conoscenza sulle detrazioni fiscali (compreso il bonus verde 2019).

Clicca qui sotto, rispondi alle domande (hai tempo, non c’è un timer) e poi saprai subito come te la sei cavata!

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Alberto

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