detrazioni fiscali ristrutturazione 2018 ultimo anno

Detrazioni Fiscali Ristrutturazione – Il 2018 sarà l’ultimo anno?

3 cose che devi sapere
prima che sia troppo tardi

sulle detrazioni fiscali nella ristrutturazione

Tempo di lettura medio: 8 min e 28 sec

Come saprai il regime fiscale è in cambiamento costante, in questo periodo ancora di più.

Le regole cambiano di anno in anno, devi sempre tenerti aggiornato, se vuoi:

  • pagare meno tasse
  • essere in regola
  • non rischiare sanzioni

In tutte queste modifiche non fanno eccezione le detrazioni fiscali ristrutturazione. Stanno per tornare al vecchio regime…

Se la legge non verrà modificata, dal 2019 le detrazioni scenderanno parecchio (la stessa agenzia delle entrate lo scrive nel sito ufficiale). E per le ristrutturazioni ci troveremo a pagare più tasse.

Il 2018 secondo me è l’anno migliore per ristrutturare casa ed approfittare delle detrazioni fiscali sulla ristrutturazione.

Con questo articolo voglio darti una visione generale delle detrazioni fiscali per ristrutturazione e dirti:

  1. quali sono e quanto puoi risparmiare
  2. cosa devi fare per averle
  3. su quali lavori si possono applicare.

Vediamo insieme come fare per pagare meno, finché sei in tempo!

#1 QUANTO PUOI RISPARMIARE E QUALI SONO AD OGGI le detrazioni fiscali ristrutturazione

Non c’è una sola agevolazione, sono tante le detrazioni fiscali ristrutturazione. Io voglio parlarti di quelle principali.
Quando si parla di risparmiare anche 68.000 €, se non di più,
penso sia il caso di approfondire, leggi con attenzione.

A seconda dell’intervento che vuoi fare per casa tua, tieni d’occhio questa lista. Uno di questi casi potrebbe essere proprio il tuo!detrazioni fiscali ristrutturazione 2018 bonus

Queste sono le principali detrazioni fiscali ristrutturazione ad oggi:

Bonus ristrutturazioni

La prima è la più applicabile di tutte.
Sulla tua ristrutturazione puoi
detrarre l’Irpef del 50%. C’è però un tetto di spesa di 96.000 € (fino al 2018, poi scenderà).

detrazioni fiscali ristrutturazione 2018 bonus ristrutturazioni

Questo vale per la ristrutturazione degli immobili residenziali quindi ad uso abitativo.
È recuperabile in 10 anni, e questo è comodo..

Ma te lo ripeto ancora una volta, questa detrazione fiscale è in scadenza al 31 dicembre 2018.
(Poi tornerà al 36%, a meno che non facciano una proroga, che ad oggi non è ancora stata fatta).

 

Ecobonus

Parliamo sempre di un detrazione Irpef o Ires dal 50% al 75%. Anche in questo caso c’è un tetto di spesa, ma varia a seconda dell’intervento.

detrazioni fiscali ristrutturazione risparmio energetico eco bonus

Come già rivela il suo nome, a differenza delle altre detrazioni fiscali ristrutturazione, l’Ecobonus si applica solo quando nella ristrutturazione c’è anche una riqualificazione energetica.

Per te sarà possibile applicarla su tutti immobili di tutte le categorie catastali (non solo per uso abitativo quindi).
Recuperabile in 10 anni come la precedente.

Attenzione! Stessa scadenza : al 31 dicembre 2018 per le singole unità immobiliari.
(Invece per i condomini è al 2021).

 

Sisma bonus

Te ne parlo per completezza, ma riguarda solamente gli edifici in zona sismica 1, 2 oppure 3 (a prescindere dalla categorie catastale).

detrazioni fiscali ristrutturazione sisma bonus

L’intervento non dovrà essere una semplice ristrutturazione però.
Per beneficiare del Sisma bonus la ristrutturazione dovrà prevedere un miglioramento antisismico.

Questa è la differenza con le altre detrazioni fiscali ristrutturazione. Il bonus prevede una detrazione Irpef o Ires dal 50% all’85%, con il solito tetto di spesa di  96.000 euro per unità immobiliare.
(La scadenza per ora è al 2021, a meno che non cambino la legge)


Ecobonus + Sisma bonus

Associando questi due bonus l’agevolazione è ancora più conveniente.
Parliamo in un risparmio dall’80% all’85% su Irpef o Ires. Il tetto di spesa massimo è di 136.000 € per unità immobiliare.

Per applicare questa combinazione la tua ristrutturazione non solo dovrà prevedere una riqualificazione energetica. Ma anche un miglioramento antisismico.
Detto così sembra impossibile ottenerlo, ma ti assicuro che è non difficile (se rispetti le regole).

Bonus mobili

Un bonus che spesso mi chiedono i miei clienti.
detrazioni fiscali ristrutturazione bonus mobili
Tra le detrazioni fiscali ristrutturazione è la più chiacchierata di tutte, ma non sempre si capisce il vero significato.

L’acquisto di mobili ed elettrodomestici è agevolato da questo bonus delle detrazioni fiscali ristrutturazione.
In particolare c’è una detrazione Irpef del 50%, spesa massima 10.000 euro (recuperabile sempre in 10 anni).

ATTENZIONE : Scadenza 31 dicembre 2018.
(Ora capisci perché dicevo che il 2018 è l’anno più vantaggioso)

Bonus verde

detrazioni fiscali ristrutturazione bonus verde

Se nella tua ristrutturazione devi mettere mano al giardino, o una qualsiasi area verde, leggi bene l’ultima delle detrazioni fiscali ristrutturazione.

Questo bonus offre una detrazione dell’Irpef del 36%, con un tetto di spesa di 5.000 euro (un po’ basso, ma per un piccolo giardino potrebbe essere vantaggioso).
Ancora una volta…Scadenza al 31 dicembre 2018!

Ma non ci sono solo questi Bonus, ci sono anche altre agevolazioni… (come ad esempio l’Iva agevolata al 10%, leggi di più qui.)

A breve farò uscire un nuovo progetto proprio per farti capire a quali agevolazioni hai diritto, tra le detrazioni fiscali ristrutturazione.

#2 COSA DEVI FARE per averne diritto alle detrazioni fiscali ristrutturazione

Le cose da fare per essere in regola non sono poche, le devi ricordare, ed ti consiglio di affidarti a persone competenti.

Tu sei sicuro che stai facendo le cose per bene?

La stessa Agenzia delle Entrate è molto chiara su quello che bisogna fare per accedere alle detrazioni fiscali ristrutturazione.

Prima di tutto dovrai assicurarti di avere:

  1. la domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito, o se c’è un adeguamento);
  2. ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta;
  3. delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori (per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
  4. dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori,
  5. concessioni o autorizzazioni quando previste, oppure se la normativa non richiede nessun permesso, basterà una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili.

(Sui permessi nelle ristrutturazioni, l’architetto del mio gruppo di lavoro Paolo Tamiati ha scritto un articolo molto esaustivo, questo è il link)

Ma questo non basta.detrazioni fiscali ristrutturazione 2018 burocrazia

Per essere davvero in regola ci vuole anche:

→ Comunicazione all’azienda sanitaria locale

Sembra un po’ altisonante… ma ci sono alcuni casi previsti dalla legge, in cui è obbligatoria. Basta inviare una comunicazione preventiva all’Asl che contenga:

  • generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi,
  • natura dell’intervento da realizzare,
  • dati identificativi dell’impresa che ha eseguito i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità, da parte della medesima, in ordine al rispetto degli obblighi posti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione,
  • data di inizio dell’intervento di recupero.

(fonte: Agenzia delle entrate – detrazioni fiscali ristrutturazione)

Spesso non è necessaria, qui dovrai sentire il responsabile dei lavori per sapere con certezza.

→ Pagamento dei lavori di ristrutturazione

Per godere delle detrazioni fiscali ristrutturazione è OBBLIGATORIO che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche online).
Per essere valido ci devono essere:

  • causale del versamento, con riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Le spese che non è possibile pagare con bonifico possono essere pagate con altre modalità (per esempio, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo).

→ Comunicazione Enea 2018

Questa è un requisito fondamentale per l’Ecobonus, la detrazione per le spese di risparmio energetico.
La legge di bilancio 2018, ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea.
Dentro questa comunicazione ci dovranno essere le informazioni sui lavori effettuati, (dati anagrafici del beneficiario, informazioni sull’immobile e sulla tipologia dell’intervento.)

→ Dichiarazione dei redditi in regola!

Questa è importante soprattutto in caso di dubbi o di verifiche, con una dichiarazione dei redditi ben fatta, non avrai problemi per le detrazioni fiscali ristrutturazione.
È sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile.
E se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Sembrano tante cose… ma in realtà non sei tu a doverti occupare di tutto.
Un responsabile dei lavori competente ti dirà esattamente cosa fare.

Anche per questo la scelta del tuo architetto, geometra o ingegnere è fondamentale, anche dal punto di vista fiscale.detrazioni fiscali ristrutturazione 2018 pratiche burocrazia

#3 SU CHE LAVORI SI APPLICANO le detrazioni fiscali ristrutturazione

L’elenco dei lavori che possono beneficiare di detrazioni fiscali ristrutturazione è davvero molto lungo.

In generale posso dirti che rientrano i lavori di

  • manutenzione ordinaria (SOLO parti condominiali)
  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia

Ma queste sono categorie molto generali (Se vuoi capire in quale categoria ricade il tuo intervento leggi quest’articolo).

I vari focus li abbiamo visti parlando dei bonus.
Quindi lavori di riqualificazione energetica (ecobonus), lavori finalizzati alla sicurezza antisismica (bonus sisma), ma anche per lavori delle “aree verdi”.

Prima di elencarti alcuni lavori che sicuramente possono beneficiare delle detrazioni fiscali ristrutturazione, ci sono 2 tipi di intervento che vanno in corsia preferenziale.
1 – opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche,
2 – costruzione di un box auto (per questioni urbanistiche).

Ora voglio condividere con te un breve elenco di lavori che rientrano nelle detrazioni fiscali ristrutturazione:

  1. tutti gli interventi per la ricostruzione o il ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi,
  2. eliminazione di barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi),
  3. installazione di apparecchi di rilevazione di gas,
  4. riparazione di impianti per la sicurezza domestica (la sostituzione del tubo del gas o sistemazione di un cavo elettrico in posizione pericolosa),
  5. gli interventi per prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi (grate alle finestre, porte blindate, casseforti, fotocamere per vigilanza privata),
  6. interventi per la cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  7. qualsiasi intervento per il risparmio energetico (ecobonus),
  8. le opere per la realizzazione di misure antisismiche (sisma bonus),
  9. opere di realizzazione di autorimesse o posti auto (il box auto che ti dicevo),
  10. bonifica dall’amianto ed opere per evitare gli infortuni domestici (corrimano, vetri anti-infortunio).

Per avere la certezza assoluta, rivolgiti ad un esperto del settore.

Che sia un architetto, un geometra o un ingegnere, la cosa importante è che abbia esperienza in questo settore.

E fatti una domanda. Mi fido di lui, tanto da affidargli 100.000 €?
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La documentazione da presentare non è poca.

Se fai da solo o lasci fare a chi ti promette un prezzo bassissimo, rischi di dover pagare molto di più, a lavori finiti.

Per quanto mi riguarda, nelle ristrutturazioni che seguo io, per quanto riguarda le pratiche, mi affido a Paolo, l’architetto del nostro gruppo di lavoro.
Se vuoi approfondire, ha scritto un articolo sui permessi che devi richiedere PRIMA di iniziare i lavori.

Voglio ricordarti che tutto quello che ti ho detto fino ad ora è valido tenendo conto delle scadenze…

Quella più vicina è il 31 dicembre 2018 : cambierà moltissimo lo scenario delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni.

Dal 2019 cosa succederà? Troppo presto per dirlo, sicuramente ti aggiornerò appena si saprà qualcosa.

Molto presto pubblicherò una guida speciale sulle detrazioni fiscali ristrutturazione…non sarà il solito manuale.

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Ti è tutto chiaro?
Queste cose è meglio saperle PRIMA di iniziare la ristrutturazione, potresti essere sorpreso da quanto puoi risparmiare (seguendo le regole).

Se hai qualche domanda su questo tema (così difficile), ti lascio qui sotto l’articolo uno spazio per scrivere direttamente ad un vero esperto del settore.
Paolo Tamiati ha già risposto ai miei rompicapi fiscali più assurdi, sono sicuro che avrà la risposta anche alle tue domande.

Hai già capito quanto puoi risparmiare?
Chiedi all’esperto

 

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