Il percorso di ristrutturazione chiavi in mano in provincia di Vercelli che ha reso moderna una casa di famiglia
Mettersi a ristrutturare la casa dove sei cresciuto, è una bella sfida emotiva.
In questo caso, è diventata una sfida anche a livello tecnico.
Dai primi rilievi io e il mio team di Ristrutturo La Mia Casa ci siamo resi conto che dietro il primo strato di ricordi, c’era un pericolo di crollo strutturale.
Ecco i punti più critici della ristrutturazione:
- ampliato il bagno e ricostruito totalmente funzionalità e aspetto,
- rifatto TUTTI gli impianti con un sistema moderno che non tutti usano,
- scoperto e risolto un problema strutturale a rischio crollo del solaio,
- rinnovato e illuminato il volto di questo appartamento pieno di ricordi…
Ma come è andata a finire?
Comincio la storia da chi ci ha commissionato questa ristrutturazione chiavi in mano… e vediamo anche come abbiamo affrontato i lavori.
La committente che si è affidata alla nostra ristrutturazione chiavi in mano
Il suo nome è Cristina, una gentilissima signora che voleva ristrutturare la
sua casa – a Cigliano – un piccolo comune del Piemonte tra Vercelli e Torino.
E’ proprio l’appartamento in cui era cresciuta, dove aveva passato la sua infanzia, e dove adesso voleva tornare a vivere.
Il desiderio principale di Cristina era quello di rendere più attuale la casa, che sicuramente aveva uno stile un po’ vecchio.
Voleva anche ingrandire il bagno che risultava abbastanza piccolo.
Pensava per la sua ristrutturazione a qualcosa di rapido, magari incollando un nuovo pavimento su quello esistente, dando una rinfrescata ai muri e sistemando quelle piccole cose qua e là…
Da un primo sguardo anche a me e alla mia squadra di Ristrutturo La Mia Casa sembrava una buona idea.
Così si presentava la casa prima dei lavori:

La sfida che ci siamo trovati di fronte
Ma una volta fatti i primi rilievi ci siamo resi conto che le piastrelle attuali non avrebbero tenuto un altro strato sopra, a malapena si tenevano incollate da sole.
E anche gli impianti, data una sbirciatina dove si poteva, non sembrava che risentissero solo dei due o tre problemi indicati da Cristina, probabilmente c’era qualcosa di più generale da rivedere.
Ecco che quindi dopo un primo rilievo, come sempre facciamo, io ho condiviso queste preoccupazioni con la signora e l’architetto di Ristrutturo La Mia Casa ha consegnato il Rilievo (prima immagine) e il Progetto (seconda immagine):


Poi è successo che Cristina ha apprezzo molto il modo diretto in cui le abbiamo fatto capire i problemi dell’appartamento.
I consigli e il progetto l’hanno convinta.
Tanto che ha deciso di affidare a noi i lavori di ristrutturazione!
Ma prima ancora di cominciare io e la committente abbiamo approfondito il progetto del bagno da ingrandire. Anche questo fa parte del nostro modo di lavorare.
Abbiamo parlato e progettato insieme, in 3D, e questo è il risultato finale del rendering dopo un po’ di prove:

In pratica rispetto al bagno attuale si guadagna più di un terzo in larghezza. La disposizione dell’arredo bagno (e tutte le finiture) sono state studiate per cercare di renderlo il più spazioso possibile.
E allora, siamo davvero partiti, con le demolizioni…che portano spesso a trovare sorprese.
Il percorso per questa ristrutturazione chiavi in mano in provincia di Vercelli
Le sorprese questa volta erano state abbastanza annunciate.
Se hai letto sopra non ti sorprenderai di quello che abbiamo trovato durante le demolizioni.
Mentre i nostri artigiani stavano rimuovendo le piastrelle della camera da letto, mi hanno chiamato subito.
E’ allora che ho visto che sotto la pavimentazione c’era grosso problema…
una crepa passante nella soletta:

Il primo ostacolo – una brutta crepa
Seguendo il suo percorso abbiamo visto che arrivava fino in cucina, ed era visibile anche nel solaio dell’appartamento sottostante…
Non potevamo sapere da quanto tempo fosse presente, quindi abbiamo subito avvisato Cristina del rischio di stabilità del solaio.
COSA ABBIAMO FATTO PER RISOLVERE IL PROBLEMA?
Ecco il lavoro fatto sulla crepa per stabilizzarla:
– prima abbiamo forato il pavimento nei due lati della crepa,
– all’interno della crepa abbiamo colato Eporip della Mapei,
– poi sul calcestruzzo della soletta abbiamo applicato nuovamente Eporip e su quest’ultimo, quando era ancora fresco abbiamo spolverato quarzo 0,5 fino a rifiuto,
-fissato dei ferri, posati a C, con dei tasselli chimici sfruttando i fori creati
– all’estradosso abbiamo posato PLANITOP HPC andando a ricoprire tutta la zona interessata dall’intervento.
Questa la procedura che abbiamo seguito.
Tutto questo per rinforzare la soletta e scongiurare il rischio crollo in una situazione in cui, senza certezze, è meglio puntare tutto sulla sicurezza.

Se ti ricordi come è andata nel rilievo anche la prossima scoperta durante le demolizioni del bagno non ti sorprenderà.
Il secondo ostacolo e come abbiamo risolto gli impianti
Se da subito ci siamo concentrati sulla crepa, i nostri artigiani hanno presto notato dalla demolizione del pavimento del bagno che gli impianti non era in buono stato.
Infatti “i sintomi” che ci aveva indicato Cristina ero spie del problema che levato il pavimento è diventato evidente: tubi vecchi ammalorati dal tempo.
Questo era il quadro che avevamo di fronte:

La committente qui ha voluto cogliere l’occasione per ristrutturare TUTTI gli impianti, per avere più serenità in futuro.
Soprattutto sull’impianto idraulico abbiamo lavorato per poter intervenire facilmente in caso di problemi.
Le giunzioni sono sempre il punto debole che può rompersi. E si si ha tutto l’impianto inaccessibile sotto il pavimento, poi sei costretto a demolire al primo problema.
Quindi tutti i nuovi tubi che abbiamo posato, ciascuno con il proprio rubinetto, sono stati riportati sopra il pavimento con i collettori.
Ecco come appaiono i collettori nella lavanderia appena finiti i lavori sull’impianto idraulico.

Abbiamo quindi continuato a ripristinare il resto degli impianti.
Ma nel mentre è continuata anche la parte del progetto di ristrutturazione del bagno per renderlo più grande.
La ristrutturazione del bagno e un dilemma finale
Come ti ho raccontato prima, Cristina pensava che il bagno fosse troppo piccolo e voleva allargarlo.
Abbiamo quindi pensato già nel progetto di spostare la parete che lo divideva dalla camera da letto per guadagnare un po’ di metratura.
Quindi abbiamo allargato il bagno verso la camera costruendo una nuova parete in calcestruzzo cellulare a blocchi.
Ecco il bagno dopo le prime demolizioni e un dettaglio della nuova parete.

Ma cominciamo a vedere un anticipo di quello che sarà il bagno.
Il progetto in rendering 3D te l’ho anticipato prima, ecco i materiali che abbiamo scelto (poi ti mostrerò il risultato finale).
Abbiamo posato MIST della Marazzi:
- per le parete la versione Beige,
- per la doccia la versione Mosaico,
- per il dettaglio dei sanitari la versione DECORO ARTY, che imita i disegni delle antiche maioliche.
La combinazione e il colore aiutano a dare più respiro alla stanza, ingannando un po’ l’occhio che l’ambiente sia più grande (aiutano molto i toni chiari).
Per vedere bene le piastrelle ti inserisco qui sotto un anticipo del bagno finita la posa:


Nel mentre che arrivavano in cantiere le porte e le nuove tapparelle che Cristina ha voluto sostituire, è sorto un dilemma.
Dal progetto puoi vedere che dall’ingresso si passa subito al soggiorno. Il dubbio della committente era se dare più continuità al muro o allo spazio tra i due ambienti.
Il dilemma era il voltino (vedi la foto sotto). Inizialmente si era pensato mantenere il muro preesistente.
Per risolvere l’indecisione, abbiamo pensato di realizzare dei fotoinserimenti (fotomontaggi) con le due alternative che aveva Cristina in mente.
Ecco cosa le abbiamo presentato:

Cosa ha effettivamente scelto alla fine lo vedremo tra poco.
Prima però nel bagno forse hai già visto la pavimentazione, volevo raccontartela un attimo perché penso possa essere utile come idea.
Cristina alla fine ha scelto per tutta la pavimentazione un grès porcellanato effetto legno. Si tratta della collezione ULIVO – della Casalgrande Padana (color panna che aiuta con la sua chiarezza a illuminare gli ambienti e dargli più respiro).
Ma oltre alla collezione e al colore ha scelto anche uno schema di posa particolare giocando su 3 diverse larghezze della piastrella: 30, 20 e 15 cm, tutte lunghe 120 cm.
Questo schema di posa per il grès dà a mio parere più dinamicità agli ambienti, ecco un dettaglio dove si vede bene:

Manca ancora 1 cosa a questa ristrutturazione per essere completa.
La pittura sui muri.
E anche qui Cristina non aveva le idee chiare fin da subito.
Aveva fatto una cernita per avere una rosa di colori candidati, ma voleva lasciarsi la scelta alla fine per vedere coi suoi occhi e scegliere meglio.
Ecco che abbiamo fatto qualche prova colore direttamente sul muro:
(tu quale avresti scelto?)

Quale ha scelto lei?
Adesso facciamo un giro e lo vediamo.
Ecco come è oggi la nuova casa di Cristina
La ristrutturazione in fin dei conti è andata bene da parte nostra, i problemi si sono scoperti non hanno rallentato i lavori e il risultato è migliorato.
Ora sono orgoglioso di farti vedere l’appartamento di Cristina, qualche mese dopo la ristrutturazione, dopo che ha finalmente ritrovato la sua casa dove è cresciuta, ma molto più comoda e moderna.
Tra poco vedremo i “Prima e dopo” adesso vorrei farti fare un giro nella nuova casa, entriamo dall’ingresso e vediamo il soggiorno:


Avviciniamoci un attimo alla cucina…

Vediamo invece la camera da letto ristrutturata:

E finiamo il giro in bagno, con molto spazio e qualche dettaglio in più (vedrai meglio nel prima e dopo fra poco:



Ecco finalmente i “Prima e Dopo” della ristrutturazione – Bagno, cucina e soggiorno:



Cosa può insegnarci l’esperienza di Cristina?
Questo non era un cantiere impossibile, ma ci sono stati dei momenti problematici come succede spesso..
Se Cristina si fosse affidata a una delle impresa edile classiche che si sono proposte per fare la ristrutturazione, si sarebbe trovata di fronte a problemi e scelte difficili da affrontare senza una guida.
Avrebbe poi dovuto coordinare lei assieme all’architetto tutte le maestranze e i fornitori necessari per far andare avanti un cantiere così.
Perché alla fine in tutte le ristrutturazioni ci sono sorprese e imprevisti che se non vengono gestiti bene allungano i lavori di tantissimo. Ristrutturare, lo ripeto, NON è facile.
Ci vuole anche per il committente un sacco di tempo ed energie (oltre che all’investimento importante). Durante un periodo che è già complicato di suo, per chiunque debba ristrutturare!
Allora non è meglio avere un interlocutore unico, che questi problemi te li risolva piuttosto che crearteli?
Per questo è nato il nostro progetto Ristrutturo La Mia Casa, la nostra filosofia la posso riassumere in 5 punti:
1. Noi ci occupiamo di tutto, dal progetto alla realizzazione fino alle chiavi che ti diamo in mano
2. Un riferimento unico, il tuo manager della ristrutturazione, che gestisce tutto il progetto e ha un canale diretto con te per fare sempre il punto sulla situazione e sui costi
3. Hai come garanzia per i materiali un’azienda con 110 anni di esperienza nel settore, che sarà il fornitore diretto della tua ristrutturazione
4. Preventivo sempre aggiornato in tempo reale
5. E se lo vuoi, un progetto 3D dinamico che si modifica con le scelte che fai, in quante versioni vuoi.
E adesso scommetto che vuoi sapere quanto ti costa una ristrutturazione del genere…
Ogni casa è unica, ogni ristrutturazione è diversa.
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Alberto Vigliano